Ricominciare. Da cosa? Quando? Ogni giorno è adatto; è questo il messaggio scolpito tra le trame slowcore ed indie-rock di questi sei brani. Purché siamo disposti a riconoscere ogni errore, ogni mancanza, ogni amarezza, ogni asperità attraversata. Non c’è alcun bisogno di nasconderle, non c’è mai stato, né nella nostra vita reale, né quando esprimiamo noi stessi, i nostri sentimenti e le nostre esperienze attraverso la musica o qualsiasi altra testimonianza della nostra creatività, della nostra anima e dei chiaroscuri che, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, anno dopo anno, accumuliamo dentro di noi.
In fondo se il mondo potesse contare su dosi maggiori di sincerità, di onestà e di verità sarebbe, sicuramente, un luogo migliore, nel quale, proprio come accade in questi ventisei minuti di trame introspettive e meditative dalle ipnotiche sfumature shoegaze, potremmo recuperare il senso di quello che abbiamo smarrito e tentare di ritrovare ciò che abbiamo, spesso stupidamente, rotto, trascurato o gettato via, credendo che fosse ormai del tutto ovvio e scontato poter contare su presenze, su ruoli, su affetti, su dialoghi, su idee, su sentimenti e su opportunità che, invece, sono finite, irrimediabilmente, altrove.
Questo comune sentire, questo bisogno di ammettere verità scomode, questo desiderio di riempire il vuoto donano compattezza narrativa e sonora al lavoro, che, nonostante la sua brevità, riesce a colmare parecchie lacune e lo fa con pacifica naturalezza, con la consapevolezza di colui che non si sente più un estraneo in casa sua, di colui che accetta ogni momento tragico o drammatico o avvilente del proprio passato, soprattutto quelli più sconvenienti, di colui che volge, con fiducia costruttiva, il proprio sguardo al futuro, alle certezze che ricostruiremo assieme, alle persone che ritroveremo e conosceremo ancora una volta, alle musiche che ci faranno commuovere, pensare, dubitare e divertire, indipendentemente da quelli che saranno, purtroppo, i sogni che vedremo sfumare all’alba, certi che potremo riprendere ogni filo interrotto, ogni trama spezzata, ogni storia dimenticata.
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