lunedì, Dicembre 23, 2024
Il Parco Paranoico

To Be Cruel, Khanate

Mik Brigante Sanseverino Luglio 18, 2023 Dischi Nessun commento su To Be Cruel, Khanate

Tre brani oscuri e fantastici, intrisi di sonorità doom metal estreme e discordanti, tra riff minacciosi, respiri disumani, ossessioni ritmiche veementi, visioni apocalittiche, feedback che oltrepassano ogni possibile territorio armonico e ci spingono in una dimensione dolente ed avversa, nelle quali – come se fosse un inferno dantesco – le nostre anime invisibili acquisiscono, invece, una consistenza materiale, una forma ed un colore, ecco che il nuovo album della band americana si manifesta dopo anni di profondo oblio.

Ogni emozione, in questo disco, è, infatti, caratterizzata da un aspetto corporeo, il male ed il bene esistono, camminano al nostro fianco e, spesso, amano scambiarsi di posizione e confonderci le idee, intanto questa odissea metallica senza fine continua a procedere, incurante dei nostri pensieri e dei nostri bisogni, lungo una spirale di rumori mortali, di silenzi disturbanti, di improvvise aperture e cambi di ritmo onirici, di percussioni mefistofeliche, di impulsi striscianti, che, nella loro apparente esagerazione, rappresentano il cammino irreversibile con il quale l’uomo moderno giunge ad abbracciare la propria dannazione, portando, contemporaneamente, alla morte l’intero Creato.

Nel ritorno dei Khanate, però, in questi tre lunghi brani, vi è anche un elemento imprescindibile di rinascita, è come se ci dicessero, a modo loro, che, per quanto il mondo attorno a noi sia tossico, la natura troverà sempre una strada alternativa per non soccombere, per adattarsi al veleno che l’uomo ha iniettato nel mare, nel cielo e nella terra e trasformarlo pian, piano in una nuova forma di sostentamento. La questione, allora, è la seguente: ci saremo? “To Be Cruel” tenta di nutrire, al di là dello shock metallico, hardcore e sperimentale, questa speranza, recuperando, dal caos nel quale siamo immersi, un ordine naturale diverso ed evoluto, capace di curarsi ed auto-ripararsi, di non dimenticare le conoscenze del passato: il minimalismo assordante rappresenta il seme che sprofonda in un silenzio estraniante, ma, allo stesso tempo, protettivo nei confronti nuova vita sonora che sta prendendo forma.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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