sabato, Novembre 23, 2024
Il Parco Paranoico

Off the Tongue, Current Affairs

Mik Brigante Sanseverino Agosto 31, 2023 Dischi Nessun commento su Off the Tongue, Current Affairs

Il tempo, è questo il nostro più grande potere e la nostra più grande risorsa, ma è anche ciò che gli altri – siano essi dei vili approfittatori, dei bramosi manipolatori, dei politici senza scrupoli o, semplicemente, delle persone comuni che hanno deluso e tradito il nostro amore, la nostra amicizia o la nostra fiducia – tentano di portarci via.

I Current Affairs danno l’impressione di essersi stancati di aspettare, di non voler aver più a che fare con quelli che vogliono solamente accaparrarsi, consapevolmente oppure no, del loro prezioso tempo. Costruiscono, allora, un mondo di bassi elastici e di chitarre abrasive, che la tagliente voce della cantante, Joan Sweeney, riesce a raccordare, abilmente, tra loro, in modo da dare vita ad un album – “Off The Tongue” – che costruisce, strada facendo, i suoi efficaci ed accattivanti ritornelli melodici, le sue energiche esplosioni elettroniche a base di sintetizzatori, i suoi passaggi più nostalgici e malinconici, le sue aperture sonore ed estetiche agli anni Ottanta, che ,ovviamente, non quelli del pop più modaiolo e patinato, bensì quelli punkeggianti e in bassa fedeltà, quelli che hanno continuato a bruciare, per anni, sotto la cenere mainstream, evolvendosi in tutto ciò che oggi amiamo definire post-punk. Perché, appunto, è sempre una questione di tempo, di ingegno e di energia che non possono e non debbono essere spese invano o, ancor peggio, sfruttate da qualcun altro.

Il disco, quindi, vibra di emozioni reali, affonda le sue unghie sonore nel senso d’urgenza, ci spinge a non aspettare invano l’assenso altrui, ma a scuoterci, a cambiare il ritmo delle nostre piccole vite e ad essere più grintosi, più selvaggi, più decisi nel perseguire le nostre idee, perché c’è qualcosa di assolutamente falso e ipocrita attorno a noi e la cosa più sana e più saggia che possiamo fare è tenere gli occhi aperti, non accontentarsi dei fatti che vi vengono raccontati mediaticamente e soprattutto non perdere mai di vista i propri sentimenti, le proprie cadute, le proprie lacrime, i propri momenti di rabbia,  di dolore o di delusione, perché è anche da questi che possiamo ripartire e costruire qualcosa che risuoni di verità. 

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.