I riverberi elettronici ed industriali di Forest Swords scavano nell’alienazione e nell’isolamento delle nostre esistenze metropolitane. Affoghiamo nelle nostre manie artificiali, nei nostri complessi, nei nostri bisogni di apparenza, mentre, tutt’attorno, il mondo è in rovina, stretto, da un lato, dalle emergenze climatiche e, dall’altro, da innumerevoli e catastrofici focolai di guerra che ci spingono, sempre più, verso l’abbruttimento, verso vecchi e nuovi fondamentalismi, verso l’odio, verso il razzismo e verso l’intolleranza.
Le reminescienze dub dei brani di “Bolted”, in uscita il prossimo 20 Ottobre, appaiono il ricordo sbiadito di una società che non esiste più e, forse, non è mai esistita. Abbiamo avuto, soprattutto negli anni Novanta, una possibilità, ma abbiamo lasciato che il capitale, la sopraffazione economica, le nuove forme di colonialismo finanziario prendessero il sopravvento sulla speranza e sul cambiamento ed, oggi, non ci resta che attraversare i paesaggi post-industriali, carichi di tensione struggente, di ammaliante dolore, di fantasmi estranianti, che il visionario Forest Swords sta realizzando per noi, affinché tutti possiamo renderci conto del brutale e mortale appiattimento verso il quale, ormai, stiamo correndo.
Intanto riflessi psichedelici esplodono nel buio, illuminando, per un attimo, sia le rovine delle città colpite dai missili e dalle bombe, quanto i nostri volti sfigurati e distorti, bramosi solamente di incutere paura, sofferenza e morte nei nostri stessi simili, nel nome di una razza, di un’etnia, di una religione, di un Dio, di uno schema e di un modello politico di società che non sono altro che un’idea di morte, alla quale si contrappone l’installazione artistica di Liam Young che, attraverso le immagini visuali e la musica, utilizza luoghi artificiali per ricostruire la vita. Quell’organismo vivente ci rappresenta e ci abbraccia tutti, senza alcuna distinzione, perché, in fondo, questa è l’unico e il vero segreto dell’esistenza, racchiuso tanto nei microscopici ed invisibili virus, quanto negli arroganti e saccenti esseri umani. Ne diventeremo, finalmente, consapevoli o sarà troppo tardi?
Comments are closed.