domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Bolted, Forest Swords

Mik Brigante Sanseverino Novembre 27, 2023 Dischi Nessun commento su Bolted, Forest Swords

“Forest Swords” è un’alba oscura, una notte di improvvisi bagliori luminescenti, un seme estraneo, ambiguo ed obliquo, un seme di diversità sonora piantato in un terreno divenuto troppo omogeneo, troppo prevedibile, troppo scontato, troppo piatto, troppo uniformato ed allineato rispetto a quelli che sono dei canoni estetici, musicali ed artistici sempre uguali a sé stessi, a tal punto da rendersi opprimenti, stancati ed asfissianti.

E quando il loro contenuto avvilisce, quando le idee e le teorie si sgretolano, una dopo l’altra, ecco che, nello spazio, finalmente libero, delle loro macerie, nuove forme di comunicazione ed espressività, nuove suggestive interazioni di melodia e di rumore e nuove strade sperimentali ed acustiche, si aprono, così da condurre i nostri sentimenti e le nostre percezioni in una dimensione strumentale, elettronica, ambient ed avanguardista, completamente diversa. Una dimensione nella quale possiamo plasmare, nuovamente, la materia organica, le singole note, le trame ipnotiche dei synth, il codice sorgente dei vari algoritmi, la nostra stessa anima.

Dal tocco distruttivo della fine, nuove vite, di conseguenza, emergono, ciascuna con la propria consistenza fisica, con i propri traumi, con le proprie passioni, le proprie domande e il proprio timbro sonoro. Undici spiriti inquieti che sbattono l’uno contro l’altro, che si attraggono e si respingono, che si cercano e si perdono, che si feriscono e si curano, che si salvano e si maledicono, che catturano la nostra attenzione e ci permettono di evadere in un mondo fantastico di trame industriali, di atmosfere digitali e di ritmiche persuasive, nel quale possiamo gettare via la maschera, possiamo, finalmente, sentire il vento sul viso e fissare ciò che avviene all’esterno senza quei filtri statici che ci impongono, sempre e soltanto, la medesima visione, in bianco e nero, della realtà, dei fatti, degli eventi. Una visione sedimentata, in anni ed anni, di controllo culturale, religioso, filosofico, politico, economico, mediatico ed infine tecnologico; una visione ipocrita del bene e del male dalla quale dobbiamo, assolutamente, affrancarci, se vogliamo, davvero, avere il controllo della musica, dell’arte, della politica, della tecnologia, della nostra stessa vita e, quindi, della nostra felicità.      

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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