sabato, Dicembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Come Closer, Petra Von Kant

Mik Brigante Sanseverino Dicembre 15, 2023 Dischi Nessun commento su Come Closer, Petra Von Kant

Un album dalle anime molteplici e diverse, “Come Closer” è fatto di buio, di mistero e di doloroso distacco, ma, allo stesso tempo, nel suo grembo sonoro, contiene i semi, assolutamente luminosi, amorevoli e psichedelici, dell’incontro, del ritrovarsi e del ritorno. Elementi che ci permettono, nonostante il senso di sconforto che domina il nostro caotico presente, di cercare altri orizzonti, altre prospettive, altre strade da percorrere verso un futuro che non deve, necessariamente, essere caratterizzato da nuovi e vecchi dissidi, dalle medesime incomprensioni, da altre follie, altri disumani slanci di odio, di rabbia o di violenza.

Abbiamo ancora qualcosa in cui credere? Abbiamo ancora qualcosa da ricordare? Abbiamo ancora qualcosa da immaginare? Abbiamo ancora qualcuno da incontrare?

Queste domande risuonano nei sette brani di questo disco, intime e collettive, ma anche nelle nostre menti, mentre rock gotico, sfumature new-wave e divagazioni progressive-rock ci esortano a guardare verso l’altro, ad andare fuori, ad andare oltre, ad andare in giro, a spingerci al di là dei nostri inutili e oppressivi schematici micro-cosmi quotidiani, per ritrovare il gusto e il piacere di ascoltare altre lingue, altre culture, altre verità, altre idee, altre narrazioni umane, mentre una sensazione armoniosa e doorseggiante discende sulle nostre anime inquiete, donando loro la visione eroica di un mondo più solidale, più giusto, più sicuro e soprattutto più pacifico. 

Ma ciò che appare in questa visione onirica, può essere anche la realtà? Dipende da noi, dai nostri pensieri, dalle catene che, spesso, gli stringiamo attorno, convinti che essi debbano essere tenuti, per forza di cose, celati agli altri, al loro severo giudizio, al loro modo conforme di vivere un presente che è eterno e che non lascia alcuno spazio alla fantasia, all’immaginazione, alla sperimentazione, al rischio dei propri sentimenti e, in ultimo, alla speranza. Il pathos emotivo dell’album, intanto, si amplifica, altri elementi vengono amalgamati, percorriamo un fiume elettronico, che trasporta trame cinematiche e post-rock tra le spirali del tempo e dello spazio, negli angoli nascosti della paura, del tradimento e della vergogna, lungo le linee oblique della passione e della carne, nella dimensione obliqua dello spirito, dei ricordi, della memoria di chi ci ha amato e preceduto.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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