Le trame ambient e i synth circolari di “Songs Of Silence” invadono, con efficace e perseverante delicatezza, il pesante ed austero velo di superficialità che ricopre, spesso, le nostre giornate. Pensiamo di muoverci, di crescere, di capire, di evolverci, ma, in realtà, ci accontentiamo di una visione statica e opportunistica della società di cui siamo parte.
“White Rabbit” si allunga, invece, tra questi schemi precostituiti e queste verità convenienti, lasciando che “Red Planet” dissolva poi ogni inganno, ogni incomprensione, ogni lettura superficiale della verità e dei fatti.
Le atmosfere strumentali di Vince Clarke oltrepassano, quindi, la banalità, scivolano sulla normalità e rendono semplice e diretto ciò che, solitamente, ci appare troppo complesso, contorto o lontano, catturando l’attenzione degli ascoltatori ed affascinandoli con panorami sonori che vengono costruiti con il solo obiettivo di emozionarci, di farci sentire parte di un cammino comune. Un cammino emotivamente dignitoso che, anche nei passaggi più crudi, come in “The Lamentations Of Jeremiah”, ci rende più forti, più vicini, più predisposti all’ascolto di esperienze umane, culturali, sociali o musicali che non debbono essere, necessariamente, quelle a cui siamo sempre stati abituati.
Un inno elettronico verso l’apertura ad altre narrazioni umane, un inno che non fa più paura, anzi che ci affascina, ci offre nuovi spunti di riflessione, ci rende più consapevoli del mondo in cui viviamo, della tecnologia di cui possiamo disporre, dei legami invisibili che ci tengono assieme, nonostante le diverse realtà nelle quali viviamo. Queste dieci canzoni, infatti, attraversano scenari differenti, nel tempo e nello spazio, affrontano il nostro presente, ma anche una visione immaginifica del prossimo futuro; attraversano contesti urbani e metropolitani, ma anche gli spazi, ampi ed incontaminati, dei deserti, delle foreste, delle montagne e degli oceani, ricongiungendosi con quelle che sono atmosfere sonore tipicamente progressive-rock e psichedeliche.
Un’altra luna è sorta lassù nel cielo.
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