giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Let The World Burn Down, The Devils

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 13, 2024 Dischi Nessun commento su Let The World Burn Down, The Devils

Ma sì, lasciamo che questo dannato paese bruci, che le sue dannate metropoli brucino una ad una, che questo dannato mondo bruci, mentre le ceneri incandescenti di questo rock’n’roll ancestrale si diffondono per l’aria. Alla fine, quando ogni cosa sarà consumata, quando ogni respiro sarà estinto, quando ogni anima sarà evaporata, resteranno solamente loro e saranno, finalmente, libere di muoversi verso lo spazio profondo, diffondendo, in tal modo, quella che è stata la voce, il suono e la testimonianza migliore dell’umanità. Un’umanità fatta di distorsioni, di ritmiche micidiali di batteria, di fuzz, di riff esplosivi, di groove contorti e di un continuo, appassionato ed appassionante martellamento garage-rock, che resta, in fondo, il modo più bello per uscire di scena.

Comunque, al di là della sua indole ribelle, il nuovo album dei Devils custodisce in sé un seme di fatale malinconia, una triste e comune consapevolezza che si trasforma in rabbia musicale, in blueseggiante ossessione per ciò che avremmo potuto creare, per il bene che avremmo potuto diffondere, per le rivoluzioni che avremmo potuto – se non concludere – quanto meno iniziare, invece di lasciarci spegnere così subdolamente, a colpi di rate da saldare, di appartamenti da ristrutturare, di immagini da ritoccare e di questi continui calcoli e programmi che rappresentano quanto di più artificiale, perverso e diabolico i governi nazionali e le istituzioni internazionali abbiano mai concepito e realizzato. Perché l’essere umano non è fatto per questi schemi aridi e ripetitivi, non è fatto per far tornare i conti, non è fatto per questo orribile cerchio di ruoli, di compiti, di obblighi e di impegni che lo accecano e lo rendono insensibile a quella che è la punkeggiante e dirompente bellezza della natura, della vita, della morte, della rinascita e di interi universi che collassano in magmatico e rimbobante fuck-you.

The Devils, quindi, non è solamente una questione di ascolti, li senti con il cuore, mentre le letali vibrazioni del duo napoletano danno consistenza a latitudini sessuali inesplorate, a sovrapposizioni temporali alternative, a gloriosi risvegli, a prese di coscienza e a inattesi ritorni di fiamma e, soprattutto, a quel sogno liberatorio che ciascuno di noi, indipendentemente dalla sua fortuna, dalle sue possibilità, dal suo destino, dovrebbe avere il diritto ed il dovere di esigere, senza che altri, con le loro pistole, le loro uniformi, le loro giacche, i loro loghi, i loro sermoni, i loro prestiti, i loro ricatti, le loro profezie o i loro giudizi, non provino, attraverso la paura, la colpa ed il rimorso, di convincerci dell’esatto fottuto contrario.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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