“The Joy Of Sects” è un album liberatorio e divertente, un disco che mescola power-pop, riverberi glam-rock e trame garage-rock, costruendo una manciata di canzoni energiche e solari, che non intendono annientare quel po’ di speranza che ancora ci rimane, anche quando la band posa il proprio sguardo ironico su quella che è la cruda e corrosiva realtà che circonda. L’apocalisse si respira nell’aria, te la senti addosso, ma i Chemtrails non vogliono, nonostante il male dilagante, voltarsi dall’altro lato, cedere ad atteggiamenti distruttivi o tentare di trovare qualcuno a cui dare colpe e responsabilità.
Questa predisposizione positiva dona, di conseguenza, agli undici brani, un alone luminoso e ballabile, facendo sì che essi si mantengano leggeri anche quando la linea sulla quale ci stiamo muovendo diventa davvero sottile, mentre, intanto, le parti più acute e le ritmiche incalzanti evocano scenari bellicosi, nei quali solamente i peggiori riescono a farla franca, nei quali il tempo si contorce su sé stesso ed ogni nostra esperienza diviene una sorta di viaggio finale verso un ammaliante, mistico, sarcastico e catastrofico epilogo surf-rock. Intanto i vetri delle nostre comode casette, nei nostri ovattati quartieri, esplodono in mille pezzi; pezzi che si conficcano nella carne e che ci rammentano come siamo fatti dentro e, quindi, quanto sia inutile il bunker di arroganza, di machismo, di egoismo e di supremazia nel quale crediamo di poterci rinchiudere.
Non ci salveremo. Crollerà, come già è crollato, più volte, in passato, portandosi dietro i suoi despoti, i suoi falsi miti, i suoi ideologi da strapazzo, i suoi malvagi profeti. La questione è solamente una: questa volta impareremo qualcosa? Useremo la strabiliante tecnologia dei tempi moderni per tenerne traccia o riscriveremo, per l’ennesima volta, la nostra versione tossica della verità? Una verità dopata, una verità drogata, una verità denigrata, una verità plasmata, una verità sminuzzata, una verità chimicamente alterata, che non fa altro che abbruttirci, limitarci, instupidirci, bullizzarci.
Comments are closed.