Un disco nel quale ciascuna canzone si espande a partire da un concetto verbale sintetico, ma capace di catturare un aspetto reale della nostra società e del mondo che essa sta, velocemente, trasformando e, spesso, distruggendo. Aspetti diversi, a volte colpevoli, altre volte innocenti, a volte amorevoli, altre volte rabbiosi, violenti e distruttivi, che danno vita ad un album appassionato, veritiero e malinconico.
Un lavoro che è volto al futuro, nella consapevolezza che il destino è qualcosa che noi stessi, con i nostri atteggiamenti, con le nostre abitudini, con i nostri comportamenti, stiamo plasmando. Una questione di tempo, del modo con cui lo utilizziamo e purtroppo sprechiamo, costringendoci ed obbligandoci, molto spesso, a fare cose che sappiamo essere stupide, controproducenti, contraddittorie o cattive.
Abbiamo bisogno, in fondo, di essere salvati dalle nostre stesse angosce, dalla nostra opprimente ansia da prestazione, dai nostri piccoli e grandi complessi, dalle manie tecnologie, dalle apparenze virtuali e, soprattutto, dalle inutili faide, alle quali, quotidianamente, diamo inizio, convinti che gli altri siano il nostro spietato e terribile nemico. Ed è così che cadiamo nell’incubo delle peggiori politiche populiste.
La Crus risponde a tutto questo con la bellezza e l’armonia della poesia, con versi e trame sonore che cercano la sintonia delle parti e l’armonia tra i pensieri, le idee, i suoni, le voci, le fantasie e le storie che, solo apparentemente, possono sembrarci diverse, ma che, in realtà, esprimono tutte la medesima umanità. Un’umanità fatta d’arte, di creatività e di socialità, di pace, di confronto e di scambio di parole, di pensieri, di conoscenze, di esperienze, di gioie, ma anche di paure, di sofferenze, di illusioni, di momenti negativi. Infatti, solo così possiamo superarli, solo così possiamo migliorarci, questo scambio osmotico di umanità ed energie differenti è l’unica, vera rivoluzione di cui siamo capaci e che può liberarci dall’appiattimento neo-liberista nella quale vengono affossate le nostre esistenze, i nostri sogni, le nostre preziose individualità. Siamo delle stelle e, come tali, possiamo, se ci crediamo, possiamo tornare ad essere luce, per noi stessi, per gli altri.
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