giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

No Place, RosGos

Mik Brigante Sanseverino Aprile 19, 2024 Dischi Nessun commento su No Place, RosGos

La musica può ampliare le parole, catturarne il suono più intimo e più incosciente, quello che permette alle persone comuni, se riescono a svincolarsi dal peso degli affanni, delle manie e degli impegni quotidiani che le perseguitano, di essere più forti dei luoghi fisici, dei confini terrestri, degli slogan, delle epoche storiche, delle ideologie, delle religioni, delle classi sociali, dei principi giuridici, delle teorie economiche o delle dottrine politiche; di essere più forti, insomma, di tutto ciò a cui, per piacere o per convenienza, per obbligo o per paura, decidiamo, spesso, di appartenere.

Ma le persone comuni possono, anche, diventare più forti delle verità scontate che ci circondano, più forti delle bugie artificiali che ci intossicano, di quelle bugie che, sempre più frequentemente, servono a darci la facile, futile, effimera e auto-assolutoria convinzione di un’esistenza reale, di un’esistenza libera, di un’esistenza autonoma, di un’esistenza in grado di espandersi, senza alcun ostacolo, senza alcun tentativo di controllo o di manipolazione esterna, in uno spazio osmotico, in uno spazio emotivamente tumultuoso ed appassionante, in uno spazio soggettivo e, allo stesso tempo, collettivo, che risulti essere, alla fine, il medesimo spazio, romantico e musicale, nel quale “No Place” lascia cadere, senza restrizioni, i suoi preziosi dieci semi sonori. 

Uno spazio fatto di sonorità cinematiche e penetranti, di ombre dolcemente malinconiche, di riff, di trame e di ritornelli che echeggiano di una gloriosa e perennemente affascinante estetica new-wave, mentre le immagini prendono vita, le persone che ci hanno abbandonato prendono vita, i nostri stessi sogni e le nostre stesse fantasie prendono vita e si intrecciano in queste ballate atmosferiche, nel dolore che si mescola all’alcool, ai ricordi, alle aspirazioni future, alle canzoni, agli abbracci, alle voci, alle diverse storie e narrazioni umane, a noi stessi e a tutti i passi che possiamo e che dobbiamo ancora percorrere, consapevoli di tutta la magia che non abbiamo ancora scoperto, conosciuto, assaporato, indagato o ascoltato.

Una magia che risuona di luminescenti riverberi e tramonti post-rock, di cupe e notturne profondità dream-pop, di amorevoli reminiscenze ipnotiche e lisergiche; una magia che, anche attraverso il confronto aperto con le nuove, micidiali e sorprendenti tecnologie elettroniche, nonché con le leggende blueseggianti del recente passato, ci offre la cura per non finire stritolati da un mondo che diventi solamente un arido ed eterno presente di ostilità, di timore e di violenza, nel quale ogni cosa è opinabile, precaria, transitoria, falsa.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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