giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Paolo Benvegnù @ DSSZ Club, Baronissi 27/4/24

Noi, il futuro non lo sentiamo, non percepiamo la sua voce, i suoi sussurri e, nemmeno, le sue grida d’allarme. Eppure, il futuro, come ci dice anche Paolo Benvegnù, aprendo il suo show al DSSZ di Baronissi, non ha mai smesso di chiamarci per nome. Il fatto è che noi, troppo presi dai nostri impegni materiali, dalle nostre esistenze automatiche, più o meno pornografiche, più o meno retoriche, più o meno concentrate su una redenzione impossibile, preferiamo nascondere la cruda e bellicosa, feroce e violenta, realtà che, quotidianamente, ci circonda, per rifugiarsi in tanti effimeri e virtuali micro-mondi, opportunisti e menzogneri, nei quali il cattivo, il nemico, il bugiardo, l’assassino, il reietto è, sempre, qualcun altro, magari qualcuno che non conosciamo, che percepiamo come strano, come diverso, come lontano.

Le canzoni, intanto, scorrono, naufragando tra domani inesistenti e l’illusione confortevole dell’amore, tra un oceano che appare, sempre più difficile, da navigare, e i ricordi piacevoli del nostro passato, la bellezza delicata di Marlene Dietrich e quei preziosi respiri, i quali, accompagnati dalle sonorità morbide e suadenti di Benvegnù e della sua band, si trasformano in domande; domande che vengono su dal profondo delle nostre coscienze, laddove custodiamo tutti i mondi che avremmo voluto conoscere e visitare, inventare e costruire, così da poterci sentire, finalmente, liberi e, soprattutto, più forti di qualsiasi solitudine, di qualsiasi perdita, di qualsiasi abbandono, di qualsiasi vuoto.

La parte finale del concerto mette in mostra, invece, il lato più ironico e divertente del cantautore italiano, perché un sorriso, in fondo, è un ottimo viatico, oltre che un modo per abbattere quelle resistenze, quelle diffidenze, quelle difficoltà e quelle inutili paure che limitano il nostro spazio esistenziale, deteriorano i nostri rapporti sociali ed affettivi e ci impediscono di crearne di nuovi, facendo, alla fine, il gioco di coloro che, per i propri interessi politici ed economici, ci vogliono tenere allo scuro, in un perenne stato di subalternità, di impotenza, di diffidenza e di sottomissione, senza, ovviamente, alcun futuro nel quale credere, immaginare o sperare.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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