giovedì, Settembre 19, 2024
Il Parco Paranoico

Volontè – l’uomo dai mille volti, Rodrigo D’Erasmo

“Volontè – l’uomo dai mille volti” è un documentario, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dedicato, appunto, all’attore Gian Maria Volontè, a trent’anni dalla sua scomparsa; un documentario che, a breve (23, 24 e 25 Settembre), sarà anche nelle sale cinematografiche. Rodrigo D’Erasmo è l’autore della colonna sonora, otto brani che non sono a sé stanti, ma che si inseriscono, con sorprendente naturalezza, in quella che è la storia umana, politica e artistica dell’attore, riuscendo a coglierne la sensibilità, il bisogno pressante di verità, il desiderio di andare oltre tutte quelle strutture e quelle congetture, conservatrici e reazionarie, che caratterizzavano e continuano a caratterizzare la società dei padroni.

Volontè – e i suoi personaggi dagli innumerevoli volti – tentavano, tutti, a modo loro, di trovare ed indicare una strada precisa: la strada della rivoluzione, la strada della libertà, intesa come possibilità, per chiunque, in qualsiasi angolo della Terra, di accedere alla conoscenza, di poter esprimersi, di poter comunicare, di poter cogliere la bellezza delle arti, del cinema e della musica, le quali, in fondo, non sono altro che la rappresentazione di ciò che di più sublime, di più prezioso e di più vitale è insito nella natura, nel mare e nel vento, dai quali Rodrigo D’Erasmo si lascia ispirare e trasportare. Il mare e il vento che sono parte imprescindibile dell’esistenza di quest’uomo, delle sue idee, dei suoi sentimenti e della sua intera vita; un amore che, oggi, possiamo, senza alcun dubbio, descrivere come corrisposto, perché era un amore autentico, commovente ed impegnativo, come dovrebbero essere tutti gli amori e come è stata la sua carriera professionale, unica e profondamente attuale.

Attuale perché, oggi più che mai, la nostra liberà è in pericolo, siamo assuefatti alla tecnologia, lontani dalla politica, percepiamo tutto come temporaneo e relativo, non abbiamo più memoria, non conserviamo più nulla e non impariamo più niente, accontentandoci di avere attorno macchine sempre più intelligenti e database sempre più grandi, nei quali poter custodire discutibili verità, elaborate, ad arte, da coloro che possono permetterselo, avendo concentrato, nelle loro mani, tutte le ricchezze, tutto il potere, tutta l’influenza, e, perché no, tutte le armi. Una realtà amara che si scontra contro la leggerezza, l’armonia e la malinconia delle chitarre e dei violini di queste canzoni, con le loro atmosfere rarefatte, con la loro dolce appartenenza ad un passato eroico, ma anche con la loro capacità, attraverso un utilizzo lucido, sapiente e cosciente dell’elettronica, di aprirsi al futuro, riuscendo a cogliere, proprio come faceva Gian Maria Volontè, in storie antiche, in mondi dimenticati ed in epoche lontane, la vivida, pressante e impellente umanità che le rendeva, eternamente, attuali, offrendoci – attraverso il sacrificio, lo studio e la comprensione dei fatti – la possibilità di rivivere fatti ed eventi, presenti e passati, attraverso gli occhi degli altri, non solo dei nostri simili e dei nostri amici, ma, anche e soprattutto, di coloro che l’arroganza e la prepotenza del potere costituito vogliono, a tutti i costi, far passare come dissimili e nemici.   

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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