“Neigh!!” riconferma come i Motorsycho siano una band assolutamente libera e svincolata da qualsiasi definizione, da qualsiasi cliché o luogo comune. La band norvegese, infatti, dà vita ad un album che mette assieme sonorità eterogenee, muovendosi tra ballad folkeggianti, riverberi indie-rock, alternative-rock e neo-psichedelia, sfidando e spronando gli ascoltatori a seguirli in un viaggio che mette assieme un po’ di anni Novanta, di atmosfere cosmiche, di accordi scintillanti di matrice progressive-rock e di trame lo-fi, che spingono il loro occhio musicale ad indagare nei meandri più oscuri delle nostre anime inquiete, ritrovando la strada di casa, nella parte conclusiva del disco, grazie a quelle che sono delle vere e proprie divagazioni chitarristiche stoner rock.
I Motorpsycho si spostano, quindi, da una dimensione espressiva ed acustica all’altra in modo fluido, senza intoppi, senza preoccuparsi di ciò che stanno lasciando e della direzione che stanno prendendo, rivelando – ad ogni passaggio – nuovi segreti, aprendo inimmaginabili futuri e spalancando porte che, fino ad allora, avevamo – un po’ per timore, un po’ per dubbia cortesia – mantenute chiuse. Ma il concetto, attorno al quale ruota il proprio sound, è, essenzialmente, questo: se una determinata atmosfera non viene assaporata, se un determinato accordo non viene assimilato, se una determinata musica non viene suonata, se una giornata o un luogo non vengono pienamente vissuti, allora significa che essi non sono mai esistiti; questi brani hanno l’obiettivo di farci scoprire e conoscere tutto quello che va scoperto e conosciuto, senza paura di ripercorrere momenti dolorosi, troppo caotici o eccessivamente imbarazzanti.
“Neigh!!”, in fondo, è nato da una serie di session pandemiche, dalle quali, però, la band ha saputo prendere le distanze, non si è lasciata trasportare dalla frenesia della pubblicazione a tutti i costi, ma ha ripreso la propria strada di concerti e di registrazioni e, quando queste canzoni hanno ricevuto e trovato la necessaria consistenza, sia sonora, che umana, hanno potuto, finalmente, attraversare quella che era solamente una dimensione personale, intimista e casalinga, per approdare all’esterno e poter risuonare, orgogliosamente, ovunque, in maniera credibile, in maniera appassionante e in maniera divertente.
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