venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

You Never End, Moin

Mik Brigante Sanseverino Novembre 22, 2024 Dischi Nessun commento su You Never End, Moin

E’ una metamorfosi sonora continua, quella di “You Never End”, un’esigenza di cambiamento che vuole rispecchiare, dal punto di vista musicale, quelli che sono i bisogni naturali degli esseri umani. Il movimento, la conoscenza e la contaminazione sono, infatti, elementi imprescindibili della stessa vita, anche se, oggi, in questo mondo così arido e moribondo, tutto viene traslato, ridefinito e riprodotto, in maniera artificiale, sul piano, fasullo ed innaturale, delle nostre esistenze virtuali. Ma non si tratta, ovviamente, di vero e salutare movimento, non c’è alcuna contaminazione umana, né fisica, né mentale, nessuna conoscenza profonda dei fenomeni osservati e percepiti, ma si tratta, semplicemente, di uno sterile e temporaneo consumo di informazioni che sono già lì, archiviate su qualche server remoto, a nostro comodo uso e consumo.

Nel disco, invece, diverse voci – e, quindi, diverse esperienze umane ed artistiche – si susseguono tra loro, tra i riverberi e le parole, mescolando le strade affollate di Londra con altri territori, con altri paesi, con altre tradizioni, con altre latitudini emotive, così da popolare quella che è una dimensione sonora, spirituale e narrativa, completamente nuova, misteriosa ed enigmatica, mutevole, inquieta, curiosa, volubile, ma sempre accessibile, così da da far sentire ciascun ascoltatore a proprio agio, come se si trovasse in un luogo assolutamente noto, caro e familiare.

Intanto le elettroniche si mescolano ai rumori sperimentali, agli accattivanti campionamenti e alle ritmiche decise della batteria, spronandoci a vedere oltre i limiti di una società, stanca, ansiosa e diffidente, che inculca, oramai, solamente la rabbia, il disincanto e la depressione. I Moin, invece, costruiscono un’architettura esistenziale e sonora alternativa, minimale, futurista, liberatoria, sgombra dalle tossine frenetiche della competizione, ampia, pulsante, e, allo stesso tempo, policromatica, in grado, quindi, da mescolare i diversi umori, le diverse sensibilità, le diverse suggestioni e le diverse epoche, attraversando, nel frattempo, quelle che sono nebbiose atmosfere shoegaze, accurate rielaborazioni digitali di matrice post-rock, improvvisi tornanti di chitarre noise-rock, e riemergendo, finalmente, in un mondo post-paranoico, un mondo (o un sogno?) nel quale non esistono più barriere fisiche, ogni conversazione è aperta, ogni sentimento è sincero e, soprattutto, ogni verità è intima e collettiva.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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