martedì, Gennaio 21, 2025
Il Parco Paranoico

David Lynch, la musica e le visioni

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 17, 2025 Parole Nessun commento su David Lynch, la musica e le visioni

David Lynch è un luogo senza alcuna fisicità, è un tempo che non ha alcun bisogno di essere scandito, è il prezioso punto di dialogo, di contatto, di interferenza e di contaminazione tra il Verismo e il Surrealismo, mentre un flusso interminabile di pensieri, di parole, di sogni, di immagini, di voci e di dialoghi, esprime, simultaneamente, le paranoie, le angosce e le nevrosi dell’uomo moderno, ma anche la sua preziosa capacità nel rispondere, a questi accumuli entropici di negatività, con una fervida, cruda, tagliente e abbagliante ironia.

Ogni suo lavoro è, infatti, un punto di partenza, un invito a guardare oltre, a spingersi altrove, a non accontentarsi di ciò che è immediatamente accessibile. L’artista americano è stato e sarà sempre portatore di quella curiosità che ci ha consentito di rubare il fuoco a quegli ostinati e feroci dei, i quali avrebbero voluto tenerci, perennemente, in scacco, proni, succubi e sottomessi ai loro eterni, caotici e dispotici capricci. Nelle sue opere c’è, invece, la determinazione e il coraggio di percorrere e di scoprire strade occulte, di svelare i segreti di ogni misterioso modello sociale, nonché di ogni ferreo sistema di credenze, di principi, di dogmi e di teorie, spingendoci ad interrogarci su ogni possibile risposta, anche quelle che vengono considerate e ci vengono presentate come quelle più astratte o irraggiungibili o sbagliate o peccaminose o, addirittura, malvagie. Ma il Male, il vero e unico Male, non è mai stato là fuori, negli spazi reconditi dell’universo o per le strade notturne delle nostre città, ma si è sempre trovato, a suo perfetto agio, dentro di noi.

Le sue visioni e la sua inventiva, le sue narrazioni e i suoi personaggi, i suoi incubi e le sue scelte, a volte, contorte, costituiscono, ora, un’arma con cui estirpare e esorcizzare questa malvagità, liberandoci da tutti quei preconcetti e quegli assiomi sui quali altri, e anche noi stessi, costruiscono effimeri e vacui miti di bellezza, di giustizia, di progresso, di democrazia o di libertà. Grazie a David Lynch e alla sua fantasia abbiamo, ancora una volta, la possibilità di distaccarci dalle nostre esistenze metropolitane a senso unico, dai nostri opprimenti modelli sessuali, dalle nostre crudeli e spietate convinzioni religiose, dai nostri innumerevoli compromessi politici, ritornando ad una dimensione più pura e più creativa, più brillante e più audace; una dimensione nella quale i nostri traumi e le nostre ferite sono opportunità e non qualcosa da temere e da nascondere sotto un violento strato di menzogne.

Perché è questa la vera violenza, quella che ci perseguita e abbruttisce da secoli, non certo quella narrata in alcune scene dei suoi film, i quali, invece, fanno parte di una tela molto più ampia e complessa, il cui obiettivo è esprimere l’amore e l’interesse per la vita realmente vissuta, nella consapevolezza che tutti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi epoca, hanno il diritto ad essere felici, a sentirsi appagati, a poter essere curiosi, appassionati, liberi. Altrimenti, se tutto ciò ci viene negato, non ci resta che l’incubo, la sua deformità, il mostro, il buio, il peso dell’ingiustizia, il baratro della colpa, la punizione brutale, assurda, odiosa e insensata che Zeus infligge a Prometeo e a chiunque altro abbia avuto la determinazione, l’intelligenza e la sfrontatezza di smascherare le manipolazioni del potere costituito. Mi piacerebbe ritrovarti, prima o poi, in quella stanza rossa, magari in un giorno di festa, mentre ogni frase, ogni emozione, ogni sentimento e ogni musica si trasforma in una luminosa visione. E le montagne, pacifiche e silenziose di Twin Peaks, ci rammentano che le storie non finiscono mai davvero, nessuna storia lo fa.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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