Emma Nolde è un vulcano sonoro di emozioni e di pensieri, perfettamente connessa con i nostri tempi moderni – così altalenanti, competitivi e fraudolenti – e, però, capace di riportare alla luce quelli che sono gli aspetti significanti delle nostre esistenze.
Esistenze che Emma ci sprona a vivere come se fossimo continuamente in viaggio, assorbendo, senza timore, tutto quello che di buono e di positivo troviamo sul nostro cammino, ma senza, ovviamente, scordare ciò che siamo, i luoghi dai quali proveniamo, le storie, i fatti, gli eventi, le esperienze e le persone che ci accompagnano o che ci hanno accompagnato con le loro parole, i loro esempi, le loro scelte, le loro stagioni, i loro sbagli e i loro punti di vista.
Nella cornice costruttiva e piacevole del circolo Arci milanese, la giovane artista toscana mescola canzone d’autore, vibranti ed energiche atmosfere it.pop e una forte propensione al rock più sporco, passionale e vissuto, aprendosi, nel frattempo, ad interessanti divagazioni in altre dimensioni sonore, alcune più verbose, altre più strumentali.
Emma Nolde è una una persona vera e un’artista fervida, romantica e incandescente, la quale diverte e si diverte, perfettamente a proprio agio con la voce e con la chitarra, mentre il sax, le tastiere, la batteria e il violoncello costruiscono le loro trame e moltiplicano la sua grinta e la sua determinazione. Il pubblico presente ad Arci Bellezza si sintonizza, dunque, con naturalezza, alle sue canzoni, attraversa i momenti più divertenti e più leggeri, ma anche quelli più impegnativi e più malinconici, sapendo di poter contare, in qualsiasi situazione, anche le più dolorose, sulla forza curativa e consolatrice della musica e di questi brani che si muovono, incuranti del caos, della frenesia e dei giudizi gratuiti, che rovinano le nostre giornate, verso quelli che sono spazi e tempi nuovi; spazi e tempi che dobbiamo assolutamente riprenderci; spazi e tempi nei quali dobbiamo essere, finalmente, noi stessi; spazi e tempi che Emma Nolde sfrutta per trasformare quelli che sono attimi e momenti fugaci e transitori di vita reale, in una luminosa costellazione sonora.
Stelle che restano lì, nel cielo individuale e collettivo, a disposizione di chiunque abbia la voglia e la curiosità di alzare il proprio sguardo verso l’alto. Stelle che ispirano; stelle che orientano; stelle che suggeriscono; stelle che sussurrano; stelle che incoraggiano; stelle che fanno compagnia; stelle che illuminano; stelle che diventano storie, le nostre storie, le storie di Arci Bellezza, le storie del pubblico presente in sala, le storie di Emma Nolde, le storie che, apparentemente, si dimenticano, ma che, in realtà, non si scordano mai.
Comments are closed.