Una volta aperto lo scrigno diabolico di “Guides For The Misguided”, non è più possibile ritornare sui propri passi. Riff magmatici, voci roche, canzoni martellanti, sludge-metal viscerale e un miscuglio di sentimenti cupi, angosciosi, sofferenti, rabbiosi e distruttivi piomberà su di noi, sulle nostre silenziose abitudini, sulle nostre trascurabili routine quotidiane, su tutto ciò che di effimero, di sciocco, di inutile o di superficiale, crediamo, erroneamente, di possedere e di poter controllare.
Ma, in realtà, nessuno può vantarsi di possedere alcunché, nessuno può pensare di controllare alcunché, in quanto ogni cosa è in perenne e continuo cambiamento, mentre attraversiamo uno spazio e un tempo che non abbiamo mai posseduto e mai possederemo, qualsiasi cosa dicano, proclamino, pubblicizzino o diano per scontata i super-uomini, arroganti, dispotici, prepotenti e vanagloriosi, che influenzano, attualmente, la politica mondiale, i mercati, la società, le nazioni della Terra, i presidenti e gli uomini e le donne di governo.
La band californiana, infatti, intrisa e consapevole delle contraddizioni, delle follie, delle assurdità e dei contrasti del proprio paese, non si dà pace e risponde, con un rock oscuro e coeso, con le sue solide e veementi sonorità metalliche, con le sue torri e fortezze di rabbia e di dolore, allo scempio, del quale, spesso, anche noi, con i nostri comportamenti e le nostre scelte di comodo, siamo corresponsabili. Intanto quelle lugubri, delittuose e velenose costruzioni restano lì, solitarie, imperturbabili, paradossali e irraggiungibili, nel deserto della nostra solitudine, della nostra misoginia e delle nostre diffidenze, a rappresentare tutti gli inganni, tutte le ingiustizie, tutte le violenze e tutta la degradante ottusità del nostro passato, un passato che continua, purtroppo, a condannarci e ad intossicarci, imprigionandoci in un presente vuoto e senza alcuna traiettoria, in un presente dal cuore nero e tormentato, che è rappresentato, musicalmente, alla perfezione, dalle trame divisive, frustranti, impure, morbose, lascive e furenti di 16.
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