Un background sonoro ruvido, irregolare e spigoloso che guarda, con romantico attaccamento, al rock underground americano, alla sua musica, ma anche al suo contesto sociale, ovvero a quell’intreccio di energie, di idee, di intuizioni, di atteggiamenti e di ideali che rifiutava scelte troppo commerciali, troppo radiofoniche e troppo opportuniste, per concentrarsi, invece, sul garage-rock degli anni Sessanta, immergersi nel minimalismo, avanguardista e rumoristico, di band come i Velvet Underground, divagare nella costellazione in perenne, smaniosa, catartica e vorticosa espansione dei gruppi proto-punk e punk-rock e, quindi, dare vita alle proprie burrascose, elettrizzanti e tormentate melodie, in quello che è un magmatico miscuglio di divertimento, sperimentazioni, follia, malinconia, rabbia, sogni, passioni e promesse infrante.
Trame che vengono dal profondo e che esprimono sentimenti, percezioni e stati d’animo personali, ma che, allo stesso tempo, intercettano, inglobano, riflettono e danno consistenza musicale a sensibilità, istinti, desideri, ricerche, dubbi, domande ed umori che abbracciano sempre più persone, indipendentemente dalle coordinate geografiche o temporali delle loro esistenze. Sempre più spiriti inquieti, infatti, che, delusi e svuotati, procedono sulla pericolosa e sottile linea della marginalizzazione, tra dipendenze e abusi, solitudini ed alienazione, mentre il mondo che li circonda scivola, sempre più, in una spirale, altamente tecnologica, di stereotipi, menzogne, illusioni, regresso e finto stupore.
Il basso, la batteria e la chitarra della band veronese rappresentano, quindi, l’eco di fantasie che avevamo rimosso, annichilito e cancellato, ma che i quattro brani di questo EP riportano in superficie, sui binari distorti e punkeggianti dell’attualità, tentando di rioccupare, con le loro ritmiche incalzanti, i loro feedback e le loro parole, appassionanti e decise, spazi emotivi, espressivi ed esistenziali che erano stati occupati da qualche stupido, inutile ed avvilente talent o reality show o dall’ennesimo discount di hit, tormentoni, mode momentanee, precarietà, appiattimento, luoghi comuni, moralismo e bugie che questo trio sta, letteralmente, buttando già anche per noi… diamo, loro, una mano, dunque.
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