Il linguaggio sonoro di questo disco è oscuro e claustrofobico, ma anche accattivante e passionale: una successione di rumori, dissonanze, feedback e distorsioni che rappresentano la nostra mortificante, umiliante e sconfortante condizione esistenziale, ma che, allo stesso tempo, tentano di trasformare tutto il degrado, il buio e la tristezza in una pressante, convulsa e decisa presa di coscienza.
Il noise-rock dei Cowards, con le sue sferzate adrenaliniche e psichedeliche, con le sue destabilizzazioni e le sue angosce sonore, dà consistenza musicale alle ultime speranze dell’umanità e irrompe, nelle nostre morbose, materialiste e compiacenti quotidianità, come la voce brutale, tagliente, disarmonica, cruda e martellante delle nostre coscienze.
Non ci sono più equilibri nel nostro mondo, perché, dunque, dovrebbero esistere in queste nove canzoni? Sarebbe solo un’altra menzogna, meglio, invece, lasciare che basso, chitarra e batteria sferzino l’aria, alimentino la burrasca emotiva e suonino il funerale del rock alternativo, mentre, nel frattempo, quando tutto sembra stia per crollare, improvvise aperture vocali, con le loro trame melodiche, si frappongono tra noi e la fine, tra noi e l’oblio, tra noi e il baratro, spingendoci a varcare le soglie post-hardcore delle tenebre e dell’abbandono, di quelle tragedie che ci spezzano il respiro e ci costringono ad intraprendere un cammino alienante. Un cammino lungo il quale incontreremo e combatteremo, ad uno ad uno, contro tutti i demoni e tutte le dipendenze verso le quali ci siamo sempre inchinati.
Riusciremo a liberarcene? Il nostro grido sarà quello catartico della rivalsa, quello della vita che, finalmente, può ripartire in una rinnovata dimensione di purezza, di naturalezza, di concordia e di fiducia?
Sta a ciascuno di noi, sta ai Cowards, uscire dalla tempesta, ricordare chi non è più qui e ritrovare il coraggio e la forza per continuare a stupirsi, a meravigliarsi, a perdersi in queste musiche dell’anima, rumori veritieri e blueseggianti che mettono a soqquadro il presente, il passato e, ce lo auguriamo con tutto il cuore, il futuro.
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