Cinque nuovi ed incisivi brani registrati in presa diretta, in perfetta sintonia e carismatica comunione con quello che è il nostro vivere scalmanato, sfrenato ed imperfetto. Intanto le loro tamburellanti, incombenti ed indiavolate cadenze si ergono, come ultimo argine analogico, contro le innumerevoli ipocrisie del mondo moderno e contro l’insolenza del potere politico, soprattutto quando esso è supportato e sostenuto dalla prepotenza, dall’arroganza e dalla disumanità delle armi.
“Call Me Tony” assume, dunque, la consistenza di un fantastico e ritmato giardino sonico e stoogesiano, luogo ideale che la chitarra e la batteria degli Animaux Formidables ci aiutano a ritrovare, tra le nebbie tossiche del nostro contraddittorio e auto-distruttivo presente, tra giorni che fuggono via veloci e ideologie che si polverizzano, augurandoci di avere ancora tempo per un altro giro su questa giostra rockeggiante, acida, disinvolta, sincera ed appassionante.
L’obiettivo, infatti, è quello di recuperare la genuinità, la naturalezza e la spontaneità perdute, non solamente quelle dei suoni, troppo spesso eccessivamente alterati, spudoratamente contraffatti e tecnologicamente falsificati, ma, anche e soprattutto, quelle dei nostri sentimenti, delle nostre scelte e dei nostri comportamenti, facendo sì che l’unica maschera consentita sia quella del duo torinese e gettando via tutte le altre, quelle che ci obbligano a sopprimere le nostre vere emozioni, a nascondere i nostri sogni e a voltarci, pavidamente, dall’altro lato. Questa vita, infatti, è troppo breve per farsi risucchiare dalla parte più bestiale, più feroce e più ostile, meglio, invece, divertirsi ed amare, meglio cercarsi e ritrovarsi, meglio farsi catturare dalle sonorità viscerali, taglienti, fresche, frizzanti ed autentiche di Tony e del suo vivido e chitarroso orizzonte blueseggiante e garage-rock.
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