Un interessante e accattivante viaggio attraverso grandi autori e alcune delle loro canzoni meno conosciute, più intime e più riflessive. Canzoni, a volte, dimenticate e marginalizzate, anche a causa della frenetica, compulsiva ed insaziabile bulimia dei tempi moderni, della loro incontrollabile, ossessiva, maniacale e perenne ricerca del nuovo tormentone mediatico da poter sfruttare e rendere remunerativo.
Canzoni che assumono una consistenza sonora alternativa, sottraendosi all’angusto, arido e logorante spazio della cover ed acquistando, attraverso gli arrangiamenti originali, attraverso i diversi, policromatici e variegati inserti sonori e attraverso il nuovo approccio strumentale, una seconda vita, la vita che il direttore artistico Stefano Giannotti e l’Orchestra SMS scoprono, di volta in volta, per ciascun brano, esplorando e sperimentando continuamente, ricercando ed imparando, scoprendo e vagando in quelli che sono territori musicali che detestano le barriere, i limiti e i confini; territori distinti e difformi, che vanno dal rock psichedelico alla musica contemporanea, dal cantautorato al rumorismo, fino alla musica avanguardista e che portano a rileggere, sotto una luce completamente rinnovata e rivitalizzata, autori come Robert Wyatt, David Bowie, Lou Reed, i Pink Floyd o il nostro Franco Battiato.
Brani che hanno una storia umana diversa, che provengono da sensibilità e da narrazioni storiche, urbane, artistiche, sensoriali ed emotive differenti, ma che, nella dimensione unica ed orchestrale di questo album, non sono più disperse e sparpagliate tra loro, ma, anzi, assumono un sapore e un mordente omogeneo, ipnotico, fantasioso, meditativo e stimolante, un vero e proprio energico impulso a superare le più facili conclusioni, a guardare in profondità, a cercare la verità, a contestualizzare i fatti e gli eventi, a studiare e indagare il passato, a sognare e concepire un futuro migliore e, soprattutto, a non dare ascolto a coloro che, invece, vogliono farci vivere, costantemente, nel terrore, nell’angoscia, nell’insicurezza e nella diffidenza verso tutto quello che ci appare strano o diverso, ignoto o misterioso, anticonvenzionale o sotterraneo, bizzarro o curioso.
I nostri sensi sono, infatti, destinati proprio a questo: a fornire alla nostra intelligenza, al nostro cuore e alla nostra fantasia, tutto quello di cui hanno bisogno per superare qualsiasi oscurità e per farci riscoprire ed apprezzare il meglio che le generazioni precedenti hanno saputo concepire, creare e costruire, questa è la vera strada per il progresso e per il miglioramento, questa è la strada che porta l’Orchestra SMS a dare vita alla sinfonica e preziosa interpretazione della pinkfloydiana “Sysyphus” e alla rilettura, emozionante e carica di amore e speranza, della bowiana “Memory Of A Free Festival”.
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