domenica, Marzo 9, 2025
Il Parco Paranoico

Lacinia, Stefano Pilia

Mik Brigante Sanseverino Marzo 8, 2025 Dischi Nessun commento su Lacinia, Stefano Pilia

Testimonianze di epoche remote, il cui lascito, però, è profondamente vivo, pulsante ed attuale nel nostro attuale presente. “Lacinia” ne è la vibrante manifestazione sonora, intrisa tanto di memoria e di reminiscenze passate, quanto di panorami e di orizzonti futuri, in un inscindibile continuum spazio-temporale che ci riporta alle radici della storia umana, per poi spronarci a guardare, con curiosità, intelligenza, passione e stupore, ben oltre qualsiasi notte terrificante, oscura e priva di stelle.

Stefano Pilia dà origine e consistenza strumentale ad un’indagine spirituale e trascendentale che mette assieme, in maniera accattivante, stimolante e assolutamente godibile e percepibile, forme ed idee, suoni e figure, che, a loro volta, traggono origine dalla matematica e dalla poesia, dalle scienze e dalla musica, dalle macchine e dal lavoro umano, riportando un ordine e un equilibrio amorevole, solidale e pacifico nella violenta, tempestosa ed ostile cronaca dei nostri belligeranti tempi moderni.

Ritrovare l’armonia smarrita tra la dimensione fisica e materiale e quella ascetica ed invisibile, è il passo necessario per poter vivere in armonia e gratitudine, sicurezza e prospetità, con sé stessi e con gli altri. Il disco, intanto, mescolando elementi stupefacenti ed innovativi, di matrice elettronica, e trame ambient, di matrice più acustica, che, invece, guardano ad una musica più riflessiva, più antica, più liturgica e più rituale, nonché mettendo assieme strumenti ed esperienze diverse – dalla chitarre all’organo, dal violoncello agli archi – eleva la nostra stessa realtà in una dimensione superiore. Una dimensione di speranza, nella quale i colori sono più intensi, le parole sono più veritiere e non nascondono più alcun sotterfugio, trucco o stratagemma e, soprattutto, le persone appaiono nella loro essenza più tangibile, senza il bisogno di confondere e di illudere, di mascherarsi e di virtualizzare ogni aspetto della loro vita, finendo, purtroppo, di conseguenza, schiacciate e stritolate dal circolo vizioso di promesse, di impegni e di menzogne, al quale sono state costrette a vincolarsi.

I sedici brani di questo album ci permettono, invece, di rompere l’assedio e di spezzare, finalmente, lo sterile ed arido loop nel quale continuavano, invano, a ripetersi i nostri giorni, le nostre stagioni, le nostre stesse esistenze. Ed una volta che il cerchio verrà infranto, potremo muoverci, a nostro piacere, attraverso le diverse isole, i diversi brandelli, i diversi merletti, le diverse visioni, le diverse case sparse lungo il tempo e lo spazio, allargando le nostre prospettive individuali e collettive, affidandoci alla bellezza delle arti e della musica e ritrovando la nostra anima più romantica, incantata ed umanista, un’anima, contemporaneamente, sacra e mondana, geometrica e incorporea, reale e letteraria, lirica e tecnologica.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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