venerdì, Marzo 14, 2025
Il Parco Paranoico

Devil’s Got It, The Devils

Mik Brigante Sanseverino Marzo 14, 2025 Dischi Nessun commento su Devil’s Got It, The Devils

Fortunatamente, nonostante l’occhio vigile, furtivo e penetrante del mostro digitale, ci sono luoghi compulsivi, esasperanti, ossessionanti, angosciosi e maniacali che non possono essere elaborati, manipolati, processati e archiviati, o, peggio ancora, trasformati nell’ennesima inconsistente, vana e labile icona pop.

Questi luoghi estranei vivono dentro ciascuno di noi, a stretto contatto con l’ombra che custodiamo, la nostra amorevole, appassionata, irriverente, tormentata e famelica parte buia. Un lato lunare e lunatico dal quale avremmo tanto da imparare, ma che, invece, purtroppo, il perfezionismo esasperante dei tempi moderni ci sprona ad escludere dalle nostre scelte e dai nostri comportamenti, preferendo una dimensione paradossale, incoerente e provvisoria della realtà, nella quale altri mostri, ben più crudeli, ben più disumani, ben più predatori, ben più rapaci, ispirano, nel nome della democrazia, della pace o della giustizia, ogni genere di nefandezza, di violenza, di abominio o di atrocità.

Intanto il nuovo album del duo partenopeo incastona le sue nove preziose gemme blueseggianti sul cuore malato di questo mondo in rovina, offrendoci, ancora una volta, la possibilità di essere noi stessi, di essere rumorosi, di essere sinceri, di essere maleducati, di essere spudorati, di essere veri e di superare le asfissianti politiche sotto vuoto che pretendono di fornire, ad ognuno, indipendentemente dalle proprie sensibilità, dai propri desideri, dalle proprie vicende personali e dalle proprie passioni, la stessa tossica ed assuefacente visione del futuro, una visione padronale nella quale anche la musica deve essere accomodante, compiacente, condiscendente e perfettamente in linea con quelle idee e quegli atteggiamenti ritenuti sensati, positivi e corretti.

I Devils ci riportano, invece, ad una dimensione sonora ed esistenziale più pura, più affascinante, più compromettente e più impulsiva, spingendo il loro groove garage-punk verso le radici ancestrali e vibranti del blues-rock, verso le nostre emozioni e i nostri ricordi più preziosi, verso una dimensione più sensuale e incalzante, verso quel rock ‘n roll che non ha timore dell’oscurità, che sa essere, allo stesso tempo, grezzo e poetico, politicamente impegnato e vorace di vita, di amore, di risate, di sesso, di libertà e di tutto quello che possa renderci felici, soddisfatti ed appagati. Queste canzoni, dunque, rappresentano la cura indispensabile contro i demoni della paura, contro le angosce alle quali veniamo inchiodati, noi poveri Cristi, mentre qualcuno, da chissà quale centro di controllo e comando, continua a spiegarci che stiamo attraversando un’epoca post-, un’epoca apocalittica nella quale tutto è già accaduto, tutto è già stato sconfessato, tutto è già stato creato, venduto, barattato ed infine gettato via e, a noi, non resta, allora, che svuotare i cuori e le menti, così da affidarli alla vorace e colpevole supervisione di qualche astratta e stolta intelligenza artificiale. Una fine brutale ed inconsistente, meschina ed inutile, dalla quale ci salvano loro, i Devils, la nostra romantica condanna e la nostra perversa provvidenza. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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