sabato, Marzo 15, 2025
Il Parco Paranoico

1995-2025 The Bends, Radiohead [video]

Mik Brigante Sanseverino Marzo 15, 2025 Video Nessun commento su 1995-2025 The Bends, Radiohead [video]

1995 – 2025, ormai sono passati trent’anni dal secondo album dei Radiohead, un album intriso di chitarre e di sonorità rock, per certi versi, più classiche e blueseggianti, in quanto ancora piuttosto distanti ed inconsapevoli della successiva svolta elettronica della band inglese.

Un background sonoro che riflette, a pieno, la vitalità ed i colori vividi di quegli anni, che guarda al grunge, al rock alternativo e ai Pixies e che mostra un gruppo coeso nel dare vita a canzoni intrise di vita quotidiana e, allo stesso tempo, in grado di catturare ed immortalare le riflessioni intime di Thom Yorke, mescolando e rendendo, praticamente, indistinguibili quelle che sono esperienze reali e quelle che sono elaborazioni fantasiose del mondo circostante, quelle che sono istantanee concrete di tempo presente e quelle che, invece, sono visioni, spunti, prospettive e premonizioni inerenti il futuro.

Intanto ogni parola, ogni immagine, ogni pezzo di memoria, ogni vibrazione elettrica, ogni pulsante trama di basso, ogni bruciante e ritmata malinconia, va a finire in una sfera sonora che diviene sempre più ampia, espandendosi lungo direzioni diverse, direzioni che non sono più quelle familiari, tradizionali e unidirezionali di ragazzi degli anni Novanta.

Oggi, i Radiohead, per festeggiare questo storico anniversario, hanno reso pubblica una registrazione solista di Thom Yorke del 28 Marzo del 1995 all’Horseshoe Tavern di Toronto, una videocassetta che ci riporta, romanticamente, a quegli anni analogici, anni nei quali i nostri pressanti alter-ego virtuali non avevano ancora preso il sopravvento e il controllo maniacale delle nostre vite reali e chiunque poteva, tranquillamente, starsene in disparte, senza dover, necessariamente, alimentare, caoticamente, quelle creature digitali che stabiliscono e manipolano, purtroppo, per molte persone, il proprio livello di appagamento, di felicità, di soddisfazione, di equilibrio, di benessere e di partecipazione. Entità dispotiche e solitarie, conflittuali e perennemente irrisolte, che sono state intrappolate in un presente arido, immobile e monolitico, e che sono sempre più opache e sfocate, nonostante gli innumerevoli filtri a loro disposizione, nonostante gli schermi e le elettroniche sempre più potenti e nonostante le rielaborazioni sempre più complesse e sofisticate di una vitalità che, in realtà, è assolutamente inattendibile ed inverosimile.

“The Bends” ci riporta, dunque, ad un’epoca più accessibile, un’epoca nella quale l’intimità dei rapporti e delle relazioni non era ancora qualcosa da contrattare, da acquistare, da rivendere o addirittura da svendere in una dimensione esclusivamente mediatica, ma si trattava, invece, di un sentimento che poteva ancora suonare come il semplice accordo del ritornello di una chitarra acustica: apparentemente facile, ma assolutamente liberatorio e fantastico, perché capace di mettere in comunione le diverse e differenti sensibilità, di andare oltre qualsiasi specchio rotto, qualsiasi paranoia, qualsiasi stato di alterazione, qualsiasi dipendenza, qualsiasi momento di dannata secchezza, aridità o arsura e riportandoci in alto. In alto, perché è là che dovremmo stare.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.