Un album che trasforma la natura, spesso precaria e disillusa, delle nostre esistenze mondane, nonché gli inevitabili bagagli di delusioni e di sogni infranti, che ciascuno di noi si porta inevitabilmente dietro, in un salvifico, liberatorio ed accattivante caleidoscopio musicale.
Il dolore è anche conoscenza, il dolore è anche possibilità, il dolore è anche la svolta che il duo americano offre, come alternativa concreta, a chiunque, in questo mondo sconclusionato, polemico, contraddittorio, ostile e profondamente ingiusto, tenti di trovare la sua vera strada. Al di là delle teatralizzazioni, dei riverberi festosi, barocchi e modaioli, delle divagazioni pop più luminescenti e capricciose, l’obiettivo, quindi, è quello di spingere i nostri sogni, le nostre aspirazioni e i nostri desideri a crescere e ad evolvere, affinché essi possano, finalmente, uscire dalla dimensione silenziosa e monolitica delle nostre coscienze sopite ed intorpidite e seguire le trame hip-hop di questa inqueta sorellanza di destini, di visioni, di prospettive, di sentimenti e di orizzonti che sono lì, a portata di mano, ad aspettare ed attendere chiunque abbia voglia di abbandonare la sua personale e tossica discarica di dipendenze e di abusi.
Bianca e Sierra, come sempre, fanno di CocoRosie un luogo reale, un posto dove poter conservare i propri ricordi, dove non farsi stritolare dal presente, dove purificarsi dal male subito e sfuggire ad un futuro che appare già scritto, stabilito e deciso. Un futuro venerato e feticizzato, un futuro brutalizzato e violentato, un futuro idealizzato e falsificato, un futuro umiliato e mortificato da continui giudizi ed omissioni, un futuro infangato e sottomesso, un futuro che più nessuno vuol davvero vivere, immaginare, pregare, conoscere, cercare, ascoltare o suonare. Un futuro che, ovviamente, può spezzarci, che può dividerci, che può illuderci, ma che può anche donarci quello che, oggi, nei pensieri e nelle parole, nelle idee e nei sentimenti, nelle scelte e nei comportamenti, nelle voglie e nei bisogni, nelle notti insonni e nelle giornate frenetiche, nelle diverse solitudini e relazioni, nel divertimento e nell’orrore, nella sfrontatezza e nella remissione, nella passione che consuma e nell’amore che guarisce, noi, fondamentalmente, non abbiamo ancora mai assaporato, compreso, vissuto. Perché, allora, non tentare?
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