Un doppio filo intrecciato attraversa le canzoni di “Neu Om”: da una parte tradizioni remote, ancestrali, quasi dimenticate; dall’altra uno sguardo metropolitano, inquieto, immerso nelle contraddizioni del presente. È un intreccio che non cerca sintesi rassicuranti, ma tensione. Sperimentazione e [...]
I Just Mustard estendono i loro tentacoli sonori oltre la crudezza istintiva del post-punk, oltre le colonne d’Ercole del noise-rock, per sondare regioni emotive dove la fragilità umana pulsa come un nervo scoperto. “We Were Just Here” è il loro [...]
“Memento Mori: Mexico City” non è soltanto la testimonianza dei tre concerti al Foro Sol, ma è un racconto visivo, sonoro, spirituale, un rituale collettivo nel quale i Depeche Mode non si limitano a eseguire canzoni, ma a evocare presenze, [...]
La strada percorsa da RosGos è un sentiero nudo, scavato nella terra friabile delle fragilità umane. “In This Noise” non sceglie la fuga scintillante offerta dalla modernità, né il rifugio artificiale di schermi digitali ed algoritmi, ma preferisce la luce [...]
“Dark Times” degli Ulan Bator si apre come un varco: un portale sonoro che ci trascina, immediatamente, nelle terre del Sogno, in quei paesaggi interiori in cui la realtà cede il passo all’enigma e la logica si sgretola sotto il [...]
Aspirare a un luogo in cui sentirsi davvero felici: non una felicità superficiale o confezionata, ma quella che rapisce, che solleva, che lascia nudi — nella forma e nella sostanza — senza esporci al giudizio, alla condanna, alla rituale lapidazione [...]
C’è una malinconia di fondo che avvolge “Volume” dei Supervulkan, come una foschia che non si dirada mai del tutto. È la malinconia di chi avverte, con un brivido improvviso, di aver perduto qualcosa di essenziale: momenti non vissuti fino [...]
La voce che apre “Radiance Opposition” non appartiene alla terra. È la voce delle profondità dello spazio, un richiamo antico che proviene dall’abisso più oscuro ed impenetrabile, là dove tutto nasce e tutto ritorna. È la voce della vita che [...]
László Krasznahorkai porta negli occhi la dolcezza dell’amarezza, quello sguardo che conosce il peso del crollo, della follia, dell’ingiustizia, ma che non smette mai di scorgere, nelle crepe della devastazione, una scintilla ostinata di bellezza. È lo sguardo di chi [...]
Prima che arrivassero i giganti, prima che i Nirvana si esibissero ad MTV e Kurt diventasse una sorta di Cristo riluttante, prima che i Soundgarden svettassero come cattedrali oscure, prima ancora che gli Alice In Chains scendessero nei pozzi più [...]